Come si costruisce una casa antisismica? Chi si interessa anche solo a livello amatoriale di edilizia non può non farsi questa domanda. Non importa che si parli di case antisismiche in Italia o di costruzioni realizzate in altre parti del mondo: quello che conta è avere un’idea anche generale di come viene gestito questo importantissimo comparto del settore edilizio.
Edilizia antisismica: le basi
Quando si parla di come costruire una casa antisismica è impossibile non chiamare in causa il grado di rischio sismico. Si tratta di un punto di riferimento molto importante in quanto, a seconda della situazione, le case devono avere delle caratteristiche specifiche. Giusto per fare un esempio ricordiamo che, in caso di grado sismico 1, gli edifici non devono mai superare i due piani a meno che non siano realizzati in cemento armato).
Quali sono i materiali più utilizzati?
Parlare di edifici antisismici significa per forza di cose soffermarsi sui materiali. Quali sono i più utilizzati? In primo piano troviamo senza dubbio il cemento armato. Questo materiale viene ulteriormente adattato alle costruzioni antisismiche aggiungendo delle barre di acciaio (in questo caso, si parla di elementi caratterizzati da un diametro non inferiore ai 5 mm).
Per avere un quadro completo in merito alle caratteristiche delle case antisismiche, è cruciale fare riferimento pure ai muri portanti. Secondo l’orientamento più seguito, i muri portanti degli edifici antisismici dovrebbero essere caratterizzati da uno spessore compreso tra i 15 e i 50 centimetri. Parlando degli altri elementi portanti, ossia dei pilastri, delle travi e dei solai, ricordiamo l’importanza di rispettare specifici rapporti di resistenza. Tenerne conto è necessario al fine di proteggere l’integrità dell’edificio da crolli improvvisi.
I criteri da considerare quando si discute di come devono essere costruiti gli edifici antisismici comprendono anche le peculiarità delle piante degli edifici stessi. La loro caratteristica principale dovrebbe essere la simmetria. Mettendo in primo piano la regolarità della pianta, è possibile garantire all’edificio un livello ottimale di stabilità. In caso di pianta irregolare è infatti più alta la vulnerabilità alle scosse di terremoto, che possono provocare alla struttura dell’edificio degli effetti torsionali a dir poco pericolosi.
Gli aspetti a cui fare attenzione non finiscono certo qui! Anche i tetti devono avere caratteristiche specifiche. In questo caso, l’orientamento tecnico vede in primo piano il ricorso a tetti a capriata. Il motivo per cui non vengono molto utilizzati i tetti spingenti riguarda la presenza delle travi, che esercitano una pressione sulle pareti.
Prefabbricati in legno: ecco cosa sapere
Quando si pensa agli edifici antisismici, è naturale farsi venire in mente i prefabbricati in legno. Nominarli significa chiamare in causa un’alternativa non adatta alla realtà sismica della penisola italiana.
Come mai? Tra le principali risposte a questa domanda è possibile citare il fatto che il territorio italiano è caratterizzato da un’umidità decisamente superiore rispetto a quella dei Paesi nordici.
Il secondo motivo riguarda il fatto che, a seguito delle scosse di terremoto, si creano nelle strutture delle fessure che possono far entrare sia acqua, sia umidità.
In casi del genere, la struttura edilizia rischia di marcire, andando incontro a una compromissione dell’integrità che mette in secondo piano la principale caratteristica che dovrebbe avere una casa antisismica.
Quanto costa costruire una casa antisismica?
Quando si parla di case antisismiche, è cruciale aprire la parentesi dei costi. A quanto ammontano? In media, si deve tener conto del 3/10% in più rispetto alla somma che si andrebbe a versare in caso di costruzione di un edificio con caratteristiche di natura non antisismica. Più lunghe sono anche le tempistiche da considerare per quanto riguarda la costruzione.