Desideri diventare un imbianchino e lavorare nel luxury? Innanzitutto devi sapere che questo mestiere non si limita alla sola pittura muraria: l’imbianchino professionista, oltre all’imbiancatura dei muri è abilitato alla pittura di qualsiasi superficie, ad esempio quelle di legno o di metallo; alla stuccatura di interni ed esterni; alla verniciatura di ringhiere e portoni; sa posizionare la carta da parati; deve essere capace di adottare tecniche adeguate per la ceratura della vernice scelta; di applicare tecniche di finitura e tecniche per proteggere le diverse superfici.
Competenze di un professionista
Le sue competenze oltrepassano di gran lunga la semplice pittura delle pareti, dal momento che la sua figura deve essere altresì capace di valutare il grado di umidità di un ambiente, deve riuscire a stimare la resistenza delle diverse superfici da trattare e deve preparare queste ultime in vista del successivo trattamento con la tinta, con lo stucco o quant’altro. Per quanto riguarda il colore, l’imbianchino deve riuscire a mettere in pratica specifiche tecniche tintometriche e essere abile nel fissaggio delle varie tinte.
Inoltre, l’imbianchino professionista deve essere abile nell’utilizzo dei diversi strumenti di lavoro; a seconda del caso, quindi, si impiegherà il pennello o il ruollo, o, ancora, la pistola a spruzzo.
Ma non è ancora tutto, dal momento che l’imbianchino opportunamente formato deve essere in grado di conoscere la composizione dei prodotti da impiegare e le loro possibili combinazioni; in più deve saper dosare con competenza eventuali additivi.
La scuola edile: il percorso formativo per diventare imbianchino professionista
Alla luce di quanto detto sopra, e viste le competenze richieste, per specializzarsi come imbianchino professionista è necessario avere alle spalle un percorso formativo che orienti il soggetto al mestiere. Questo tipo di percorso deve essere svolto all’interno di una scuola edile. L’istituto, infatti, dopo aver preparato l’allievo, alla fine del percorso fornirà la qualifica del mestiere in oggetto. Naturalmente, prima ancora di iscriversi in una qualsiasi scuola edile bisognerà verificare che questa sia accreditata dalla regione di appartenenza. Inoltre, secondo quanto stabilito dal decreto legge n. 226 del 17.10.2005, il Formedil nazionale fissa in un periodo di 48 mesi, pari dunque a 4 anni, il percorso di tirocino finalizzato al conseguimento della specializzazione.
Terminato il percorso formativo, si procederà ad elaborare la sua registrazione in un apposito “libretto di formazione”. Raggiunta la qualifica, si apriranno le porte dell’attività di lavoro autonomo in qulaità di imbianchino professionista, con la la conseguente apertura della partita iva e l’obbligo di iscrizione all'”Albo delle imprese artigiane”.
In aggiunta è doveroso precisare che questo percorso di studi permette al soggetto qualificato di lavorare anche alle dipendenze di cantieri e imprese nel settore dell’edilizia, pubblica o privata, e nelle botteghe artigiane.
L’utilità di intraprendere un percorso formativo per la tutela della salute
Intraprendere il percorso formativo è utile anche per conoscere le regole che normano il settore dell’edilizia in materia di sicurezza sul lavoro. Infatti, la figura dell’imbianchino professionista, essendo costantemente esposta ad agenti chimici e a polveri sottili, deve necessariamente conoscere le leggi relative alla tutela della salute e all’impiego dei DPI, ovvero dei dispositivi di protezione individuale specifici. Oltre a ciò, la figura professionale in questione deve essere capace di adottare tutte le procedure necessarie affinché il cantiere venga messo in sicurezza. In altre parole, ciò che si richiede a un imbianchino professionista è il possesso di abilità specifiche e in linea con la sua figura progessionale. Per questo motivo, un imbianchino deve essere in grado di pianificare al meglio tutte le attività lavorative del caso.