Contabilità economico patrimoniale: per i piccoli comuni c’è il rinvio

È ufficialmente confermato il rinvio della Contabilità per i Piccoli Comuni. Gli enti locali con popolazione al di sotto dei 5000 abitanti hanno piena facoltà di rinviare l’adozione della contabilità economico patrimoniale.

Ecco dunque che il Ministero dell’Interno – Direzione centrale per la Finanza locale ha sottolineato che  gli enti locali con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, hanno la facoltà di rinviare l’adozione della contabilità economico patrimoniale anche per l’esercizio 2017.

Contabilità economico patrimoniale: le novità

Considerata la formulazione poco chiara dell’art.232 del TUEL, gli enti locali con popolazione al di sotto dei 5.000 abitanti, che hanno disposto della facoltà di rinviare l’adozione della contabilità economico patrimoniale anche per l’esercizio 2017, interpretando in tal senso l’art.232 del TUEL, possono dare approvazione e successivamente inviare alla BDAP il rendiconto 2017 senza i prospetti relativi allo stato patrimoniale e al conto economico. Si ricorda a tali enti che esiste comunque l’obbligo di adeguarsi all’aggiornamento dell’inventario.

L’articolo 2 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 prevede, per gli enti in contabilità finanziaria, che venga adottato sistema contabile integrato che garantisca la rilevazione unitaria dei fatti gestionali nei loro profili finanziario ed economico-patrimoniale. Ecco dunque che per mantenersi ordinati e aggiornati nella documentazione contabile ci si può affidare a software come reviso contabilità.

Nell’ambito di tale sistema integrato, la contabilità economico-patrimoniale dovrà camminare parallela con la contabilità finanziaria, che creare il sistema contabile principale e fondamentale per fini autorizzatori e di rendicontazione dei risultati della gestione finanziaria. Il tutto, al fine di rilevare i costi/oneri e i ricavi/proventi provenienti dalle transazioni poste in essere da una amministrazione pubblica (come definite nell’ambito del principio applicato della contabilità finanziaria).

Il rinvio della contabilità Economica per i Piccoli Comuni

Dunque, sì al rinvio della contabilità economico-patrimoniale, ma solo per i comuni e le unioni che raggiungono nel massimo i 5 mila abitanti. Nulla da fare, invece, per le amministrazioni più grandi, per le quali la scadenza resta sempre la stessa. La decisione su queste questioni spetta sempre alla Commissione Arconet, l’organismo che sovraintende all’applicazione agli enti territoriali del nuovo ordinamento contabile disciplinato dal dlgs 118/2011.

Nell’ambito di tale sistema integrato, la contabilità economico-patrimoniale avrà il compito di rilevare i costi/oneri e i ricavi/proventi derivanti dalle transazioni poste in essere da una amministrazione pubblica al fine di:

  • predisporre il conto economico e rappresentare le “utilità economiche” acquisite ed impiegate nel corso dell’esercizio;
  • consentire la predisposizione dello Stato Patrimoniale (e rilevare, nello specifico, le variazioni del patrimonio dell’ente che rappresenta un indicatore dei risultati della gestione);
  • dare il via all’elaborazione del bilancio consolidato di ciascuna amministrazione pubblica con i propri enti e organismi strumentali, aziende e società;
  • predisporre la base informativa atta alla determinazione analitica dei costi;
  • consentire la verifica nel corso dell’esercizio della situazione patrimoniale ed economica dell’ente e del processo di provvista e di impiego delle risorse;

conseguire le altre finalità secondo la legge e, nello specifico, consentire ai vari portatori d’interesse di apprendere più informazioni riguardanti la gestione delle singole amministrazioni pubbliche.

Autore dell'articolo: Redazione